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Che cosa penseranno di noi gli
archeologi del futuro? Proviamo a immaginarlo con l’archeologo svedese Cornelius
Holtorf, autore dei volumi “From Stonehenge to Las Vegas: archaeology as
popular culture” e “Archaeology is a brand!: the meaning of archaeology in
contemporary popular culture”.
Immaginate di essere nel 5014 e che
gli archeologi stiano studiando la grande civiltà “antica” di New York City.
Cosa potrebbero trovare? Quali conclusioni potrebbero ipotizzare sulla società
di oggi da quello che hanno ritrovato? E se dovessero ricostruire la nostra
civiltà basandosi sulle etichette delle banane?
Ecco la divertente intervista
riportata da Epoch Times.
Quali materiali ci si può aspettare di trovare? (Per esempio, gli
archeologi di oggi recuperano oggetti in pietra e metallo, ma i materiali più
fragili hanno meno probabilità di resistere al tempo. Le materie sintetiche da
noi utilizzate potranno durare per millenni? Sono meno durevoli?)
Holtorf: Nel 5014 gli archeologi incontreranno uno spesso strato di macerie
accumulatosi nel corso di 3000 anni, tra cui pezzi di metallo, pietra e
plastica. Alcune parti saranno rimaste inglobate nei terreni argillosi; ciò
potrebbe aver preservato i materiali organici. Tra i reperti più interessanti che
potranno essere recuperati ci saranno, per esempio, le bucce di banana, alcune
delle quali presenteranno ancora resti di piccole etichette di carta stampata
come questi:
Top left: (Jeepers Media/Flickr) Top right: (Dave Crosby/Flickr) Bottom left: (Jennie Faber/Flickr)Bottom center: (Se Mo/Flickr) Bottom right: (Christopher Furlong/Getty Images) |
Epoch Times: Quali oggetti forniranno i maggiori indizi per capire come
funzionano i nostri sistemi politici? Che cosa potranno dedurre gli archeologi (correttamente
o meno) dall’osservazione di questi oggetti?
Holtorf: Probabilmente dalle etichette che ho citato gli archeologi
potranno dedurre che vi sono scritti i nomi di alcuni dei paesi più importanti
del 21 ° secolo (Colombia, Ecuador, Costa Rica, Repubblica Dominicana, Panama),
oltre ai titoli e agli organismi politici (consul, control union) e,
soprattutto, i nomi di alcuni leader politici: Dole, Oncle Tuca, Del Monte. Gli archeologi, quindi,
giungeranno alla conclusione che le banane nel 2015 erano uno status symbol. Ipotizzeranno
anche che le persone che ricoprivano le cariche più alte dello Stato usavano
tenere sempre una banana in mano durante le cerimonie ufficiali.
Quali oggetti offriranno maggiori indizi utili per capire la nostra
cultura? Che cosa potranno ipotizzare gli archeologi dallo studio di questi
oggetti?
Holtorf: Le etichette delle banane indicheranno agli archeologi anche i
valori culturali della nostra epoca (amichevole, biologico, naturalmente buono,
originale), le distinzioni sociali (premio, selezione, oro). Ritroveranno anche
un’etichetta con il nome di un popolare software menzionato su altri oggetti
già rinvenuti (Excel). In un'altra etichetta riterranno di aver individuato il titolo
di una canzone molto nota nella nostra epoca (Chiquitita), anche se alcuni archeologi
discuteranno a lungo se la differenza di ortografia possa essere significativa.
Quindi, nel complesso, gli archeologi avranno una buona immagine di ciò che
poteva essere la vita nel 21 ° secolo.
Quali lacune resteranno a causa della natura digitale della nostra
società? (gli archeologi di oggi trovano documenti sotto forma di tavole di
pietra, pergamene, eccetera, mentre gran parte delle nostre informazioni sono
memorizzate nei server elettronici).
Holtorf: No, al contrario. Nell'anno 5014 si ritroveranno molti
messaggi di posta elettronica ricevuti e stampati, conservati in vasti archivi
cartacei (anche se alcune parti saranno mal conservate). Il 21° secolo sarà
conosciuto come l'Era dell'Informazione, dato che si disporrà di così tante
informazioni su di essa.
Quali metodi si utilizzeranno per datare tali oggetti?
Holtorf: Ci saranno vari metodi derivanti dalle scienze naturali. Un
gruppo di archeologi sarà pioniere di un nuovo metodo di datazione di questi piccoli
manufatti in base al loro gusto. La validità del metodo non verrà completamente
accettata e dovranno essere compiuti ulteriori test.
Quale sarà la più grande sfida per capire come viviamo? Ci sarà qualcosa
che continuerà ad apparire misterioso agli occhi degli archeologi del futuro?
Holtorf: La più grande sfida per gli archeologi del 5014 sarà cercare
di capire quale carica politica rivestisse Onkel Tuca per esercitare una tale,
vasta influenza politica. Qualche giovane archeologo più temerario si chiederà
se Onkel Tuca sia davvero esistito o se non sia stato, piuttosto, una sorta di copertura
per qualcun altro (Dole?).
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