In Francia, dal 7 al 9 giugno, si
svolgeranno le Journées nationales de
l’Archéologie organizzate dal Ministero della Cultura con l’Institut
national de recherches archéologiques préventives (Inrap). Nel Regno Unito e in
altre parti del mondo si svolge il Day
of Archaeology, quest'anno il 26 luglio, che è gestito completamente da un
gruppo di volontari che sono tutti archeologi professionisti.
Lo scopo di queste due iniziative
è quello di avvicinare tutti al mondo dell'archeologia facendo conoscere come
si svolge il lavoro degli archeologi. Per fare questo si coinvolgono le scuole,
le associazioni, i musei, le aree archeologiche, si organizzano introduzioni
teoriche e pratiche ai metodi di scavo - sia per gli adulti che per i bambini –
incontri per la presentazione di missioni archeologiche e di vari progetti
archeologici; si aiutano le persone ad essere partecipi della normale
"giornata tipo" di un archeologo, a “calarsi nei panni” di un
archeologo, in qualsiasi ambito questo operi. Si aiuta la gente a capire che
cosa si fa, oggi, nell’ambito dell’archeologia, se tutto si svolge attorno allo
scavo o se ora c’è qualcosa di più, come si legge nella pagina del Day of Archaeology.
E si possono far conoscere anche
i problemi, le difficoltà; si possono sfatare i luoghi comuni, le tante
fantasie che circondano questa professione. Si può far capire come il
volontariato può essere d'aiuto e fin dove può arrivare questo importante contributo.
Dunque, quanto sarebbe importante
se le associazioni di categoria italiane di archeologi professionisti organizzassero
anch'esse, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività culturali,
una giornata nazionale dell'archeologia anche in Italia. C’è stato, a dire il
vero, qualche timido tentativo di adesione al Day of Archaeology, ma c’è
bisogno prima di una iniziativa italiana e poi, eventualmente, di una adesione
a livello internazionale.
Mi rivolgo, dunque, a Massimo
Bray, alla Confederazione Italiana Archeologi, all’Associazione Nazionale
Archeologi e alle altre associazioni di categoria che ci sono oggi in Italia,
ma anche alle associazioni di volontariato, affinché si organizzi al più presto una giornata nazionale dell’archeologia che avvicini la gente a questa
disciplina e che metta in luce le problematiche della professione.
Credo che sia il momento di unirci, finalmente, per raggiungere un
obiettivo comune.
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